Esiste un tempo limite per la conservazione delle immagini delle telecamere?

Esiste un tempo limite per la conservazione delle immagini delle telecamere?


Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), che è il quadro normativo dell'Unione Europea per la protezione dei dati personali, si applica anche alla videosorveglianza (TVCC, TeleVisione a Circuito Chiuso). La conservazione delle registrazioni video, come ogni altro trattamento di dati personali, deve essere conforme alle disposizioni del GDPR, in particolare per quanto riguarda il trattamento dei dati personali delle persone che vengono riprese dalle telecamere di sorveglianza.

Principi chiave del GDPR in relazione alla videosorveglianza

  1. Legittimità del trattamento:

    • La videosorveglianza può essere utilizzata solo per scopi legittimi, come la sicurezza e la protezione contro il crimine, la protezione di beni e persone, o altri motivi giuridicamente fondati.
    • Il trattamento dei dati deve essere giustificato da una base legale, come il consenso (ad esempio, quando l’area sorvegliata è pubblica o aperta al pubblico) o un interesse legittimo, come la protezione dei beni aziendali.
  2. Minimizzazione dei dati:

    • Il principio di minimizzazione dei dati stabilisce che i dati personali devono essere limitati a quelli necessari per lo scopo per cui vengono trattati. In altre parole, le telecamere devono essere installate solo nelle aree in cui è necessario raccogliere i dati visivi e devono evitare la registrazione in aree dove non sia strettamente necessario (ad esempio, in spazi privati).
  3. Limitazione della conservazione:

    • Il GDPR prevede il principio di limitazione della conservazione dei dati personali. I dati personali devono essere conservati per un periodo non superiore a quanto necessario per gli scopi per cui sono trattati. Per quanto riguarda la videosorveglianza, ciò significa che le registrazioni video devono essere conservate solo per il tempo necessario a perseguire gli scopi della sorveglianza.
    • Non è permesso conservare le registrazioni video per periodi eccessivamente lunghi. In pratica, ciò implica che le registrazioni dovrebbero essere eliminate o anonimizzate non appena non sono più necessarie.
  4. Periodi di conservazione specifici:

    • La conservazione delle registrazioni video può essere giustificata per periodi che variano in base alle politiche dell’organizzazione e alle esigenze specifiche. Il periodo massimo di 48 ore è spesso considerato un tempo ragionevole per la conservazione delle registrazioni video in molte situazioni.
    • Tuttavia, il periodo di conservazione specifico dipende dalle circostanze, come la necessità di conservare i dati per finalità di indagine, la protezione dei beni o altre esigenze legali. Ad esempio, alcune organizzazioni potrebbero decidere di conservare le registrazioni per periodi più lunghi in caso di eventi sospetti o per motivi legali.
  5. Trasparenza e informazione:

    • Le persone riprese dalle telecamere devono essere informate sulla videosorveglianza. Ciò significa che deve essere chiaro perché e come vengono registrati, e devono essere fornite le informazioni relative alla conservazione dei dati, compreso il periodo di conservazione.
    • Questo può essere fatto tramite cartelli informativi, avvisi o altre forme di comunicazione visibili.
  6. Accesso e sicurezza delle registrazioni:

    • Solo persone autorizzate devono avere accesso alle registrazioni video, e le stesse devono essere protette da misure di sicurezza adeguate per prevenire accessi non autorizzati.
    • Inoltre, il diritto di accesso ai dati personali consente agli individui ripresi dalle telecamere di richiedere accesso alle registrazioni che li riguardano, sempre nel rispetto delle normative di protezione dei dati.

Conservazione fino a massimo 48 ore

La scelta di conservare le registrazioni video fino a un massimo di 48 ore è una pratica comune in molti casi, ma non è una regola assoluta imposta dal GDPR. Piuttosto, essa si basa sul principio di necessità:

  • Se le registrazioni video non sono necessarie per scopi legittimi (come l'indagine su un incidente o la protezione di beni) oltre quel periodo, dovrebbero essere eliminate o anonimizzate.
  • Tuttavia, se c’è una necessità legittima di conservare le registrazioni più a lungo (ad esempio, per un'indagine o per motivi legali), il periodo di conservazione potrebbe essere esteso, ma deve essere giustificato e documentato.

In sintesi:

  • La conservazione delle registrazioni TVCC deve rispettare i principi di limitazione della conservazione e di minimizzazione dei dati previsti dal GDPR.
  • La conservazione fino a 48 ore è una pratica comune e spesso sufficiente per la maggior parte delle esigenze di sorveglianza. Tuttavia, se c'è una necessità legittima di conservarle più a lungo, è possibile farlo, ma solo per un periodo giustificato e documentato.
  • È fondamentale che i responsabili del trattamento (tipicamente l'ente o l'azienda che gestisce il sistema di videosorveglianza) stabiliscano delle politiche chiare in merito ai periodi di conservazione, in modo da garantire la conformità con il GDPR e tutelare i diritti degli individui.
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